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ESITI PREMIO 2022

VINCITORI E FINALISTI
DEL PREMIO EUROPA IN VERSI 2022

Tra le opere pervenute per la sezione POESIA EDITA, ha deciso di proclamare VINCITORI A PARI MERITO:

DI PALMO PASQUALE, Breviario delle rovine, Medusa
MASSARI STEFANO, Macchine del diluvio, MC Edizioni

FINALISTI A PARI MERITO:

AGUSTONI NADIA, La casa è nera, Vydia Editore
BELLASIO ALESSANDRO, Monade, L’Arcolaio

La giuria ha inoltre deciso di segnalare le opere dei seguenti autori:

BORGNA GABRIELE, Manufatti del dissesto, edizioni Minerva
BRONICO ALESSIA, Amore a posteriori, Ensemble
CAMPANA LUCA, Fioriture invernali, Interno Poesia
CANZIANI CAROLINA, Riparare con l’oro, peQuod
DI CORCIA LAURA, Diorama, TLON
FERRAMOSCA ANNAMARIA, Per segni accesi, Giuliano L’Adolfi editore
FLORIS RAFFAELE, Senza margini d’azzurro, puntoacapo editore
IANNONE FRANCESCO, Prima opera del gesto, peQuod
NACCA GIOVANNI, Il tempo e la cenere, il faggio editore
RIMOLO ELEONORA, Prossimo e remoto, peQuod
ZANARELLA MICHELA, Recupero dell’essenziale, Interno Poesia

Tra le opere pervenute per la sezione POESIA INEDITA, la giuria ha deciso di proclamare due VINCITORE ASSOLUTO:

COSTANTINI LAURA, Urano

FINALISTI A PARI MERITO:

PAPAIS TOMMASO, Segnale, Nascita di una stella, Mentre pedali
SCHIAVO PIERO, Non c’è colpa, Potersi sottrarre, Alla mensa di via del Lavoro

La giuria ha inoltre deciso di segnalare le opere dei seguenti autori:

ACETI GIANLUIGI, Alba sovrana, Pioggia, Uncovid finale
BONACCI PAOLO, Tellus Aliena
CHIURAZZI MONICA, Silsersee, Cadono sulla pelle, Cammina la donna
CIONI LAURA, Con la gentilezza tipica, Stregatta, Faro
DI CROCE DANILA, Una commedia divina, Sei più presente, più di quanto il cuore, Sarà l’attimo della composizione
FLORIS RAFFAELE, Il chiaravalle, Monete fuori corso, La risacca
GOFFETTI DANTE, Immagini di donne e altre poesie
MAFFETTONE MARIALUISA, Nell’avvenimento, Superiore a cosa, Interrotta serenità
MENOZZI FRANCESCO, Non dimenticare il mondo, Certe cose, Le parole che io vi dico
OTTOBRE ALFONSO, La nave frangisilenzio
SALVIA ROSA, In questo mondo e accanto
STOCCORO GIANCARLO, Esercizi di sparizione
ZINFOLINO CRISTIAN, Touché, Florilegium, Genesi

Tra le opere pervenute nella sezione POESIA INEDITA GIOVANI, la giuria ha deciso di proclamare VINCITORE ASSOLUTO:

CONVERTINO EDOARDO, Magia e affini

FINALISTI A PARI MERITO

CARUGATI CHIARA, Uccelli radioattivi
LIPPERI ISABELLA, Mantieni il fuoco
VAUDO ASIA, Svegliami quando, Giallo, Pollice

La giuria ha inoltre deciso di segnalare le opere dei seguenti autori:

ASSELTA GIULIA, Essaudati
BERTONI LORENZO, La pelle, Il contatto, Cammino lento
LOVISETTO GIOVANNI, Le vene del marmo
MILLERI DIMITRI, Leggenda dell’altro sé, Leggenda del primo uomo, Leggenda del patriarca
SINATRA GLORIA, Crepe al sole
TISANO ANDREA, Come quando…, Noi soltanto…, Un angolo di stelle
ZINGARIELLO DEBORAH, Narcisa – atto di tossica seduzione, Umido, Gesti febbrili

Tra le opere pervenute per la sezione POESIA INEDITA IN DIALETTO, ha deciso di proclamare VINCITORI A PARI MERITO:

FORNAINI LUCIA, Acque del sile, E tose de na volta, A befana del tesoro
MORIN STENO, Attese

Tra le opere pervenute nella sezione NARRATIVA EDITA, la giuria ha deciso di proclamare VINCITORE ASSOLUTO:

MONETI ANDREA, La crociata infame, Albatros

FINALISTI A PARI MERITO

MANDRUZZATO GIOVANNI, Il conquistatore di Hispaniola
SANTAGATA ANTONELLO, Il delitto del pozzo dei pazzi, Edizioni Arpeggio Libero
SASSANO FRANCESCA, Il rovescio di una toga, Photo Travel

La giuria ha inoltre deciso di segnalare le opere dei seguenti autori:
AMBROSIO FRANCO, a.C., il faggio editore
BATTISTELLA SILVIA, La felicità elementare, Cleup
CEREDA LORIS, 64, EXcogita
CONFORTI ELENA, Sotto vero nome, Scatole Parlanti
COSSA CARMELO, Amore amaro, Parallelo45edizioni
SCALIA GIANPIETRO, Mizzy, ovvero il vecchio costillo e la miniera, Edizioni Montag

Tra le opere pervenute nella sezione NARRATIVA INEDITA, la giuria ha deciso di proclamare VINCITORE ASSOLUTO:

SERRA FRANCO, Il segugio

FINALISTI A PARI MERITO:

CALDERINI LAURA, Donne che vestono d’ortica
MONGARDI FABIO, Le carezze dei lampi

La giuria ha deciso di assegnare Menzione d’onore a:

CECCHINI MICHELE, L’eredità

La giuria ha inoltre deciso di segnalare le opere dei seguenti autori:

MAURI ANDREA, Lezione del duende
NOVARA EUGENIO, Non toccate la Casa Rossa
TONIN SABRINA, Hotel Volpich

LE MOTIVAZIONI DELLA GIURIA

PASQUALE DI PALMO, VINCITORE POESIA EDITA
Breviario delle rovine, Medusa Edizioni

Breviario delle rovine si può considerare un'antologia e insieme un nuovo libro di uno degli autori più severi e rigorosi della nostra poesia contemporanea. Il volume costituisce infatti una scelta molto selettiva dell'opera poetica di Di Palmo, dalle prime poesie scritte nella seconda metà degli anni Ottanta fino a oggi. Tuttavia, come sottolinea anche Rodolfo Zucco nella postfazione al libro, proprio il rilievo e l'intima coerenza, nonché l'approfondimento e lo sviluppo di certi temi privilegiati, sembrano conferire a questa raccolta appunto lo statuto di un libro nuovo. Tra questi temi e motivi spiccano quelli legati all'umana pietas da cui più di tutto muove questa poesia, spingendo l'autore a un'interrogazione sempre rinnovata sul senso e sulla reale consistenza del nostro destino. Ecco allora i recuperi memoriali dei tanti che la vita ha sommerso e portato inspiegabilmente via (la parola distacco è a tutti gli effetti fondamentale per questo poeta): il padre, i tanti amici, anche semplici conoscenti. Dalle sonorità forti e scandite dei primi libri, fino agli approdi espressivamente più sciolti delle prove più recenti, i versi ma anche le prose poetiche di Pasquale Di Palmo si distinguono per la cura e la moralità di una parola sempre disposta a farsi carico, come fosse una specie di missione, delle asperità e delle manchevolezze della nostra esistenza.

STEFANO MASSARI, VINCITORE POESIA EDITA
Macchine del diluvio, MC edizioni, 2022

Sono pagine invase dalla luce e dal buio. Chiaroscuri potenti, passaggi improvvisi dal sole alla notte, dal grido di gioia al grido di terrore, viaggi nell’Ade che è qui, su questa terra, a un passo da noi, e ci azzanna con i suoi artigli mortali. Stefano Massari scrive il libro della sua vita e ci immerge nelle forze cosmiche che abbiamo dentro e che dilagano lasciandoci senza parole, mentre si alternano le morti e le nascite in un girotondo incessante e ai riti della sepoltura si mescola il vagito dei neonati, finché in questo vortice senza tregua tutti noi ci accorgiamo “di avere il buio come compagno di banco”

ALESSANDRO BELLASIO, FINALISTA POESIA EDITA
Monade, L’arcolaio, 2021.

Pochi libri come questo esprimono il senso di un pericolo: qualcosa di terribile può accadere all’improvviso e la nostra vita precipita in una condizione di oscura emergenza, in una minaccia estrema e senza volto. Non ci è dato conoscere il suo nome ma sappiamo che esiste e che può essere mortale, come leggiamo nei due magnifici poemetti di ambientazione tossica, dove un laccio, un ago o una vena diventano archetipi dell’inferno assoluto che esce dalle corsie di un ospedale e incombe su di noi.

LAURA COSTANTINI, VINCITRICE POESIA INEDITA
con la silloge Urano

In questa silloge emergono, alternandosi e compenetrandosi, alcuni temi ricorrenti: il senso di separazione dalle certezze abituali, il sentirsi in un territorio di confine dal perimetro incerto rispetto alla propria storia e alla storia della propria specie, la ricerca in maniera efficace e a volte tenera, di un baricentro psichico ed esistenziale. Il mondo di Urano assume una duplice valenza: quella di componente dell’universo fisico e quello di forza archetipica e simbolica. L’intrecciarsi di processi cognitivi e immersioni nel mito e nel fantastico  viene condotto in modo originalissimo e porta ad esiti di ammirevole equilibrio, approfondimento meditativo e felice processo di raccoglimento e interrogazione disincantata.

TOMMASO PAPAIS, FINALISTA POESIA INEDITA
per le poesie Segnale, Nascita di una stella, Mentre pedali

La ricerca, il senso di perdita, lo smarrimento, la ricostruzione. Sono questi i cardini dei testi di  Tommaso Papais, un lavoro di delicata dedizione, nel quale i tempi si mescolano, la nostalgia si sovrappone al timore di rotture insanabili, i dettagli degli oggetti e dei discorsi costruiscono un mosaico del desiderio.
L’autore si pone di fronte al mistero con la consapevolezza di esserne parte, medicando in tal modo lo sgomento. Uno sguardo che transita con continuità dal mondo interiore alla conoscenza degli spazi planetari e cosmici.

NADIA AGUSTONI, FINALISTA POESIA INEDITA
La casa è nera, Vydia Editore

Una struttura forte, coerente ed efficacemente articolata in sezioni, la molteplicità di riferimenti letterari, una cura della parola come veicolo che si espone in territori esplorati  e in differenti diramazioni:  sono queste le caratteristiche della silloge di Nadia Agustoni. Elementi tutti che rendono l’opera particolarmente densa e felicemente ricca di toni e prospezioni.  L’aspetto meditativo coesiste e si armonizza con la concretezza delle immagini e degli oggetti (presenza che a volte è costituita da suggestive elencazioni). Viene instaurata una connessione costante col mondo minerale e vegetale, si aprono ricerche di voci, ricostruzioni focalizzate su persone ed episodi. E anche le relazioni temporali sono complesse:  il punto di vista infantile è caricato ora, da adulta, dalla forza del ricordo e si accompagna a  interrogativi, nostalgie e a una impegnativa riflessione su cosa era in grado di portare lo sguardo di allora. Una costruzione stratificata che mantiene una forte unità ed essenzialità.

PIERO SCHIAVO, FINALISTA POESIA INEDITA
con Non c’è colpa, Potersi sottrarre, Alla mensa di via del Lavoro

Nella silloge di Schiavo assume ruolo centrale l’interrogarsi sulla propria identità, sul porsi di fronte al flusso di una esistenza carica di sconfortanti ripetizioni subite per pura abitudine. Riappaiono lampi felici nel passato, quelli che si tenta di rinnovare nel presente, i timori che si proiettano nel futuro.  Ma sono versi che pongono in evidenza anche il sottostante bisogno di tenerezza e di ritorno all’usuale e al rassicurante.

LUCIA FORNAINI, VINCITRICE POESIA INEDITA IN DIALETTO
con Acque del sile, E tose de na volta, A befana del tesoro

Lucia Fornaini compie nel suo dialetto trevigiano una personale ricerca del tempo perduto e del luogo perduto, con un delicato senso della natura e una malinconica elegia, con lo sguardo attento a ogni minimo particolare e con il cuore proteso a ciò che è remoto, nascosto, invisibile, come quelle memorabili  ragazze di una volta, “tose de na volta”, invase dalle stagioni della loro giovinezza e dal girotondo dei ricordi, nella consapevolezza amara che una di loro, la più bella, mancherà per sempre.

STENO MORIN, VINCITORE POESIA INEDITA IN DIALETTO
con la silloge Attese

Siamo in territorio trevigiano – nell’area pedemontana – e Steno Morin ricrea nel suo dialetto ricco di rime e assonanze, un mondo fiabesco, incantato e al tempo stesso crudele di cacciatori e di animali - mille animali vaganti, dalla civetta alla gazza, al luccio, al pipistrello, al passero, al pettirosso - che danno vita a un’epopea della memoria e dell’infanzia, tra antichi giochi e cantilene, preghiere e filastrocche, trasportandoci in un tempo remoto e presente, dove si intrecciano e si parlano le stagioni della nostra vita.

EDOARDO CONVERTINO, VINCITORE POESIA GIOVANE
Magia e affini

Una urgenza di partecipazione, lo sfociare dell’empatia in un abbraccio  irrefrenabile rende questa poesia tumultuosa e coinvolgente quanto disincantata nel fissare il proprio punto di vista alla distanza giusta per osservare le vicende umane senza pregiudizi e senza cedere a luoghi comuni. Ma ció che prevale sempre é la pietas, sia nel rapporto con gli altri, sia con il proprio passato, recuperando la consapevolezza di uno sguardo “oggettivo”, che riscopre, forse non senza sorpresa, che una “magia”, quella del titolo, nella vita, nonostante tutto, c’é per davvero.

ASIA VAUDO, FINALISTA POESIA GIOVANE
TRE POESIE

Se "Di cosa si parla quando si parla di amore" è la celebre domanda-titolo di Raymond Carver, la risposta di queste poesie è inequivocabile: di un evento che ridefinisce il proprio rapporto con le cose e soprattutto con sé stessi. La poetessa ripropone la musica di tale evento in un tessuto di prima e dopo, di attesa e compimento che non esclude, ma esorcizza, quanto amore non è. Sebbene le allusioni a un contesto di morte siano continue e Il dolore sia alle porte, l'amore sa come depotenziarlo in una armonia di versi brevi e serrati come uno steccato che definisce, con immagini originali e talvolta sorprendenti, il perimetro di una leggerezza, perché senza di essa: "amore non è amore". E questa scoperta della leggerezza è la chiave di una danzante, ma pienamente responsabile, felicità. Ancora possibile.

CHIARA CARUGATI, FINALISTA POESIA GIOVANE
Uccelli radioattivi

Dichiarazione di una resa non negoziabile di fronte alla propria inadeguatezza alla vita, talvolta non priva di una gelida ironia. Una poesia dal ritmo lungo, che si coagula in riflessioni ferree, in un andamento colloquiale che si presterebbe all’implacabilitá della recitazione performativa. Frammenti di una ricognizione in versi sul proprio stato dell’essere, che talvolta piega alla dimensione epistolare, verso destinatari tanto vicini, quanto forse irraggiungibili. Che forse proprio nel dirsi trova un suo precario riscatto e una ragione di sopravvivenza.

ISABELLA LIPPERI, FINALISTA POESIA GIOVANE
Mantieni il fuoco

C'è una tesi etica e una convinzione esistenziale alla base di questa poesia: che l'infanzia sia prossima alla verità dell'essere e che tale vicinanza si perda crescendo. Ma qualcosa al fondo resta. Ritornare alla autenticità dell'infanzia vuol dire ritornare ai valori dell'uomo e della natura, che l'autrice celebra senza limitarsi a stigmatizzare la frattura della perdita, ma enfatizzando con immagini sontuose la bellezza dello sguardo di stupore di fronte alla prima scoperta del mondo. Recuperando il quale è ancora possibile salvare se stessi. Poesia come utopia di un futuro possibile in un eden dimenticato dietro l'angolo, del quale, forse, proprio la scrittura poetica è quanto ci rimane.

ANDREA MONETI, VINCITORE NARRATIVA EDITA
con La Crociata infame, Albatros Editore

Il mondo dei trovatori, le crociate, la violenta repressione dell'eresia catara danno vita a un romanzo-fiume condotto con mano ferma e con scrittura di rare accuratezza e precisione, che indugia sulla personalità dei protagonisti e sulle tante e sfaccettate figure secondarie, ognuna delle quali offre alla crescente curiosità del lettore il proprio universo di passioni, speranze e paure. Ne esce un Medioevo vivo e vibrante, che ancora una volta si presenta al lettore come l'epoca per eccellenza della felicità del raccontare, anche quando la narrazione è quella di una tragedia epocale.

GIOVANNI MANDRUZZATO, FINALISTA NARRATIVA EDITA
con Il conquistatore di Hispaniola, autopubblicato

Giovanni Mandruzzato ambienta nel cuore profondo della Conquista dell'America Latina un romanzo che aggiorna al linguaggio di oggi i temi forti dell'avventura, quelli che i lettori di Dumas e di Salgari hanno sempre amato. In più di cinquecento pagine, personaggi ben tratteggiati, in un intelligente connubio di storia e d'invenzione, affrontano imboscate, duelli e tradimenti all'insegna della lotta eterna tra il Bene e il Male, con tempi e soluzioni narrative di indubbia efficacia.

ANTONELLO SANTAGATA, FINALISTA NARRATIVA EDITA
con Il delitto del pozzo dei pazzi, Edizioni Arpeggio Libero

Un medico racconta alla nipote, che sta per avviarsi agli studi di medicina, la vicenda della propria vocazione professionale. Ma il medico è una donna, e – siamo nel 1939 –  la sua storia incrocia quella del fascismo, quando ai pregiudizi ben radicati si aggiungono censura, paura e repressione. Nella forma diaristica di una sequenza di lettere, stese con puntuale realismo, assistiamo alla metamorfosi della narrazione nel giallo – un appassionante medical thriller – vissuto dalla protagonista, improvvistata detective, nella Napoli d'inizio secolo.

FRANCESCA SASSANO, FINALISTA NARRATIVA EDITA
con Il rovescio di una toga, Photo Travel edizioni

Una giovane scrittrice ha ricevuto l'incarico di stendere la biografia di uno dei componenti più in vista della magistratura spagnola, in carcere forse per abuso di potere o forse per un'oscura macchinazione. Il dialogo serrato tra la scrittrice e il giudice si allarga dalla cella di Madrid alla famiglia, agli amici, alla stessa vicenda del movimento indipendentista basco, mentre la fredda professionalità dell'intervista si muta con  una tensione emotiva crescente, dove ogni nuovo particolare diventa un colpo di scena. Una scrittura veloce e moderna scava nei meandri dell'inconfessabile, in un romanzo che si legge d'un fiato e lascia dubbi su quelle convenzioni che spesso identifichiamo con la verità.

ANDREA MONETI, VINCITORE NARRATIVA EDITA
con La Crociata infame, Albatros Editore

Il mondo dei trovatori, le crociate, la violenta repressione dell'eresia catara danno vita a un romanzo-fiume condotto con mano ferma e con scrittura di rare accuratezza e precisione, che indugia sulla personalità dei protagonisti e sulle tante e sfaccettate figure secondarie, ognuna delle quali offre alla crescente curiosità del lettore il proprio universo di passioni, speranze e paure. Ne esce un Medioevo vivo e vibrante, che ancora una volta si presenta al lettore come l'epoca per eccellenza della felicità del raccontare, anche quando la narrazione è quella di una tragedia epocale.

GIOVANNI MANDRUZZATO, FINALISTA NARRATIVA EDITA
con Il conquistatore di Hispaniola, autopubblicato

Giovanni Mandruzzato ambienta nel cuore profondo della Conquista dell'America Latina un romanzo che aggiorna al linguaggio di oggi i temi forti dell'avventura, quelli che i lettori di Dumas e di Salgari hanno sempre amato. In più di cinquecento pagine, personaggi ben tratteggiati, in un intelligente connubio di storia e d'invenzione, affrontano imboscate, duelli e tradimenti all'insegna della lotta eterna tra il Bene e il Male, con tempi e soluzioni narrative di indubbia efficacia.

ANTONELLO SANTAGATA, FINALISTA NARRATIVA EDITA
con Il delitto del pozzo dei pazzi, Edizioni Arpeggio Libero

Un medico racconta alla nipote, che sta per avviarsi agli studi di medicina, la vicenda della propria vocazione professionale. Ma il medico è una donna, e – siamo nel 1939 –  la sua storia incrocia quella del fascismo, quando ai pregiudizi ben radicati si aggiungono censura, paura e repressione. Nella forma diaristica di una sequenza di lettere, stese con puntuale realismo, assistiamo alla metamorfosi della narrazione nel giallo – un appassionante medical thriller – vissuto dalla protagonista, improvvistata detective, nella Napoli d'inizio secolo.

FRANCESCA SASSANO, FINALISTA NARRATIVA EDITA
con Il rovescio di una toga, Photo Travel edizioni

Una giovane scrittrice ha ricevuto l'incarico di stendere la biografia di uno dei componenti più in vista della magistratura spagnola, in carcere forse per abuso di potere o forse per un'oscura macchinazione. Il dialogo serrato tra la scrittrice e il giudice si allarga dalla cella di Madrid alla famiglia, agli amici, alla stessa vicenda del movimento indipendentista basco, mentre la fredda professionalità dell'intervista si muta con  una tensione emotiva crescente, dove ogni nuovo particolare diventa un colpo di scena. Una scrittura veloce e moderna scava nei meandri dell'inconfessabile, in un romanzo che si legge d'un fiato e lascia dubbi su quelle convenzioni che spesso identifichiamo con la verità.

SERRA FRANCO, VINCITORE NARRATIVA INEDITA
con Il segugio

Il giallo è dietro l'angolo. Una passeggiata e il caso ti fanno incontrare un cadavere. Il commissario che segue il caso sembrerà anche un tipo un po' maldestro, ma in realtà è di quelli che non mollano, nemmeno quando tutte le strade sembrano portare a un vicolo cieco. Franco Serra ha costruito, con pochi ma ben scelti elementi (atmosfere comprese, dagli interni borghesi alle periferie, alle passeggiate lungo il fiume) un giallo classico, nella costruzione e nella scrittura, che pagina dopo pagina cattura il lettore e lo tiene inchiodato fino al finale.

CALDERINI LAURA, FINALISTA NARRATIVA INEDITA
con Donne che vestono d’ortica

Per aver dato voce all’universo femminile attraverso una narrazione dallo stile ironico, caratterizzato da una peculiare sensibilità alla ricercatezza linguistica.

MONGARDI FABIO, FINALISTA NARRATIVA INEDITA
con Le carezze dei lampi

Per la scrittura polifonica che addentrandosi nella borgata romagnola di Villa Severa e in una tragedia personale ci ricorda come la vita non sia mai un canto singolare, ma sempre un coro frammentato, nelle cui voci ognuno di noi emerge diverso e unico, singolo ma mai solo.

CECCHINI MICHELE, MENZIONE D’ONORE NARRATIVA INEDITA
con L’eredità

Per il respiro della prosa che incatena il lettore alle pagine e per la trama non artificiale ma funzionale alla veicolazione di valori imprescindibili per l’esperienza e l’esistenza umana: la cultura e la libertà.

IRIS CALABRÒ, MENZIONE D’ONORE NARRATIVA INEDITA
con Alvia e la vera amicizia

Per la freschezza di un racconto coraggioso che, calandosi nelle difficoltà della nostra società nell’accettare il diverso da noi, ci parla di quegli anni tersi ma mai del tutto trasparenti in cui si impara a stare con gli altri e con sé stessi, scoprendo che l’amicizia non è affare di poco conto.