William Wolak – Stati Uniti
Wolak è poeta dell’amore vissuto nelle sue molteplici sfumature, nelle sue multiformi manifestazioni; desiderio, sensualità, eros, ma anche apertura all’altro da sé e al mondo. La sua è una poesia colta e raffinata, che è passata attraverso molte letture di classici e perfino della beat generation, una poesia da cui traspare a tratti un forte travaglio interiore che il poeta stempera comunque nella dimensione dell’amore. E’ stato detto dalla critica che Wolak è poeta dei cinque sensi, perché riesce a dare corpo alle sensazioni attraverso immagini fortemente evocative, in cui appunto, il lettore ritrova colori, suoni, e perfino sensazioni tattili, olfattive e del gusto. Essendo anche artista del collage e della fotografia, l’immagina fotografica è per lui poesie così come la sua poesia, come già accennato, evoca potenti immagini.
IL SOGNO DI PINDARO
Mentre dormivo,
uno sciame di api volava con furia
dentro e fuori dalla mia bocca
fino a costruire
un favo di miele sulla lingua.
Poi, ogni volta che parlavo,
il miele traboccava dalle mie labbra
e mi colava lungo il mento,
e le mie parole diventavano più dolci
come se la mia voce si fosse trasformata
in un irresistibile vino d'oro
offerto solo in omaggio
dell'insostenibile
evanescenza della bellezza.
BACI
Voglio esplorare tutto il tuo corpo con i baci,
baci assetati come la luce, baci che aprono il vento.
E voglio che le mie labbra eccitino il tuo corpo tremante
con un insaziabile delirio che invita più baci,
baci brevi come un sorriso che passa attraverso un fulmine,
baci che arrivano dentro di te più profondi del silenzio,
baci senza fiato che lasciano le tue labbra ancora umide l’indomani,
baci che risvegliano la seta turbata del tuo seno,
baci che fanno cantare le tue cicatrici, baci smaglianti accecano come l’estasi,
baci che ti fanno contorcere e rabbrividire e poi stringermi più forte,
baci disperati che stordiscono la carne, risvegliano i muscoli,
sprofondano nel sangue e scorrono attraverso il tuo corpo intorpidito,
baci indiscriminati nel tuo stomaco e sui tuoi fianchi,
baci come un mazzo di rose che spazza la nudità seducente,
baci che lucidano i vorticosi turbinii della tua carne,
baci lunghi come l'estate, baci per l'inizio di un viaggio.
ARRIVEDERCI A COMO
Arrivederci a Como
dove ogni sorriso richiama
come l'immagine residua
dei fulmini.
Arrivederci agli amici,
instancabili come il piacere, le cui parole
ti afferrano per i capelli
con la brama degli specchi.
Arrivederci a Como
dove il lago attende
come la nudità
bilanciata in un sospiro.
Arrivederci alla luce di Como
che si aggrappa ancora al canto
come un bacio che scompare
nella seta stropicciata.
SEGNO DI BELLEZZA
Inafferrabile come una goccia di pioggia
che cade
l'ombra di un colibrì,
il segno della bellezza aspetta
come il punto preciso
in cui finiscono tutte le nuvole.
È l'unico specchio
del bersaglio.
è un seme di anguria perso
caduto su una tovaglia da picnic.
Cerca in ogni cosa
la luce ignora
il segno della bellezza.
Traduzioni dall’inglese di Laura Garavaglia