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Un messaggio da José Ramón Ripoll

Parole per Europa in Versi
di JOSÉ RAMÓN RIPOLL (trad. di G. Darconza)

Signore e signori,
innanzi tutto devo chiedervi scusa per la mia assenza in questo evento importante, però impegni assunti precedentemente alla notifica del Premio mi hanno impedito di essere presente alla consegna. Nulla mi avrebbe fatto più piacere che condividere questo momento con tutti voi, organizzatori e partecipanti del Festival Internazionale Europa in Versi, e poter beneficiare delle conversazioni e della bellezza del luogo, però prometto che non appena sarà possibile visiterò la Casa della Poesia di Como, che ringrazio sinceramente per il suo lavoro di costruzione di un mondo senza frontiere attraverso la conoscenza e la letteratura, di cui sentiamo tanto bisogno in questi tempi.

Voglio ringraziare la giuria per aver concesso il prestigioso Premio Europa in Versi 2021 a un’opera scritta in spagnolo, splendidamente tradotta dal poeta Gianni Darconza e pubblicata da Ventura Edizioni. Per me è stata una sorpresa, dal momento che ignoravo che questo libro bilingue —La lingua degli altri /La lengua de los otros— fosse stato presentato al concorso dalla casa editrice. Ringrazio anche le attenzioni della Direttrice del Festival e Presidente della Casa della Poesia di Como, la poetessa Laura Garavaglia, e saluto Franca Mancinelli con cui condivido questo riconoscimento.

La poesia oggi è più necessaria che mai perché a partire da essa ci opponiamo al linguaggio invasivo della pubblicità, la politica e il giornalismo populisti, che cerca di ridurre la nostra espressione e, perciò, il nostro pensiero. La perversione del linguaggio è una delle caratteristiche del totalitarismo perché, tra le altre cose, spera che ci dimentichiamo dei nostri nomi primari e chi siamo veramente. La parola poetica è memoria e origine al tempo stesso, il recupero di un’eco primigenia che si ribella contro ogni tipo di manipolazione. La lingua degli altri è dunque un tentativo di ribellione contro l’uniformità del dire e il semplicismo del discorso poetico che si cela dietro al pretesto di una rapida e facile comunicazione. La poesia è libertà, in quanto la parola è aperta e plurale nei suoi significati e le sue interpretazioni, e per questa ragione “Europa in Versi” mi sembra un esito esemplare. Grazie mille.

Ottobre 2021


Palabras para «Europa In Versi»
José Ramón Ripoll

Señoras y señores:
Ante todo, debo excusar mi ausencia en este importante acto, pero compromisos adquiridos previamente a la notificación del Premio me han impedido estar presente en la entrega. Nada me hubiese hecho más ilusión que compartir con todos ustedes este momento, organizadores y participantes del Festival Europa in Versi, y poder disfrutar de sus conversaciones y la belleza del lugar, pero prometo que en cuanto sea posible visitaré la Casa de la Poesía de Como, a la que felicito sinceramente por su labor en la construcción de un mundo sin fronteras a través del conocimiento y la literatura, que tanta falta hace en estos tiempos.

Quiero dar las gracias al jurado por haber concedido el prestigioso Premio Europa in Versi 2021 a una obra escrita en español, espléndidamente traducida por el poeta Gianni Darconza y publicada por Ventura Edizioni. Para mí ha sido una sorpresa, ya que no sabía que este libro bilingüe —La lingua degli altri /La lengua de los otros— había sido presentado a concurso por la editorial. También agradezco las atenciones de la Directora del Festival y Presidenta de la Casa de la Poesía de Como, la poeta Laura Garavaglia, y saludo a Franca Mancinelli por compartir este reconocimiento.

La poesía es hoy más necesaria que nunca porque desde ella hacemos frente al, que trata de reducir nuestra expresión y, por lo tanto, nuestro pensamiento. La perversión del lenguaje es una de las características del totalitarismo porque, entre otras cosas, espera que olvidemos nuestros primeros nombres y quiénes somos verdaderamente. La palabra poética es memoria y origen a la vez, la recuperación de un eco primigenio que se rebela contra cualquier tipo de manipulación. La lingua degli altri es, pues, un intento de rescatar el propio gemido, incluso antes de nacer, un acto de rebeldía frente a la uniformidad del decir y el simplismo del discurso poético bajo el pretexto de una rápida y fácil comunicación. La poesía es libertad, en cuanto su palabra es abierta y plural en sus significados e interpretaciones, y por esta razón, «Europa in Versi», me parece un acierto ejemplar. Muchas gracias.