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Intervista a Marta Markoska

Qual è la situazione della poesia nel Suo Paese?

Ogni generazione ha la sua poetica, il suo stile, il suo proprio lirismo. Questo perché diverse generazioni percepiscono la vita stessa in modo differente. Il mondo cambia, si riorganizza, e la poesia non è immune da questo processo. Nel mio paese c'è una grande varietà di poeti e poetiche tra le diverse generazioni e penso che ai giorni nostri la poesia sia più che mai rispettata tra i generi letterari. Forse i nuovi media ci permettono di essere super produttivi in quel campo, perché una poesia può essere scritta immediatamente, in un respiro, e condivisa all'istante, così che la poesia smette di essere marcata e determinata nazionalmente e diventa internazionale.

Pensa che la poesia sia uno strumento per avvicinare culture e religioni diverse?

Sì, certamente. La poesia può avvicinarsi a qualsiasi religione e legarsi ai suoi concetti; la poesia può anche superare qualsiasi differenza tra le persone, le loro culture, persino le loro individualità. Ho partecipato a numerosi incontri internazionali di poesia con poeti da tutto il mondo. Ci siamo comportati come se ci conoscessimo da una vita intera. Eravamo uniti nella poesia. È lo stesso con ogni forma d'arte, nel senso più ampio del termine. Per esempio, ho incontrato una poetessa greca che è diventata una mia grande amica. Questo dimostra come la poesia possa portare oltre i conflitti politici. I poeti sono ambasciatori del loro paese e ovunque vadano rappresentano il paese al suo meglio. L'arte è un linguaggio universale, proprio come il sorriso.

Il linguaggio oggi si è impoverito: la poesia può ridare valore alla parola?

Alcune parole sono inutili, concordo con questo. In un mondo di povertà e guerra, la gente non ha bisogno di parole ma di fatti. La poesia non può portare cibo sulle tavole di chi soffre ma può far sorridere qualcuno. E per questo vale la pena di scrivere. I poeti sono profeti. Possono vedere le cose prima di chiunque altro. Ho scritto il mio libro “Black Holes within Us” quasi tre anni prima che il mio matrimonio fallisse. È stato un libro che ha anticipato alcuni dei momenti più tristi e traumatici dei tre anni seguenti.
Non solo la poesia può restituire valore alla parola ma ha anche un ruolo ricostruttivo. Non solo costituisce la struttura del linguaggio, ma può creare interi nuovi mondi, interi Universi.

La poesia nel mondo dei giovani. Quale futuro?

Certo che la poesia ha un futuro. È nostro dovere tenerla in vita. È in questo modo che anche noi possiamo restare in vita. Una mutua ri-connessione. Stiamo facendo della reciprocità: noi viviamo attraverso la poesia, la poesia vive attraverso di noi. Tra le giovani generazioni è perfino più facile tenere viva la fiamma della poesia grazie ai nuovi media e ai social network. Tutti hanno abbastanza tempo per leggere una poesia, mentre questo non può essere detto per un libro. Nonostante la corsa quotidiana delle ore nella nostra vita, leggiamo poesia dai nostri telefoni; la leggiamo seduti in metropolitana, mentre aspettiamo in fila, mentre cuciniamo, mentre camminiamo, mentre siamo al gabinetto 🙂

La poesia sui social network: qualità o spazzatura?

È lo stesso con tutto: comprare vestiti cliccando sulla pubblicità sui social network, qualità o spazzatura? Dipende dal proprio gusto. Trovo queste situazioni simili, voi no? Tutto dipende dalla raffinatezza del nostro gusto personale. Siamo noi che dovremmo sapere cosa scegliere e cosa rifiutare. Ogni cosa ha il suo proprio valore. Il nostro dovere è trovare cos'è più adatto e più appropriato per noi. E credo fermamente che ogni poesia troverà il suo lettore. Questa affermazione può sembrare rendere relativi i concetti di versacci e poesia di qualità, ma nel tempo la qualità può essere rifinita e selezionata. La misura è il tempo, non una scelta umana.

The poet Marta Markoska
La poetessa marta Markoska