Dongho Choi – Corea del Sud
Le poesie di Dongho Choi legano tradizione e modernità nella potenza e intensità dei versi: da un lato si percepisce la volontà di restare fedeli ai principi del Buddismo Zen, dall’altro quella di legare, in un certo senso, questi principi a quelli di un Paese moderno, una delle quattro “Tigri d’Oriente”, dove i ritmi di vita sono frenetici. Molte sono infatti le poesie che richiamano la religione buddista, di cui il poeta è studioso. In tutte le tradizioni buddhiste c’è sempre il massimo rispetto per ogni forma di vita. l mondo animale ha un’importanza particolare perché rappresenta una delle sei possibilità di vita e rinascita. Nella poesia “Insegnamenti di un gerride”, il poeta paragona l’insetto a un “principe celeste” che non lascia tracce del suo passaggio sulla superficie dell’acqua, mettendo in evidenza come la modestia sia virtù che ogni essere umano dovrebbe avere e come la leggerezza dell’essere sia spesso specchio di profondità del pensiero. Ci sono poesie in cui l’autore rievoca ricordi d’infanzia, esperienze vissute che hanno segnato il cammino della sua vita, come gli intensi versi che nell’immagine del bucato steso ad asciugare al sole e il suo profumo, richiamano alla mente la figura della madre.
LAGO DI COMO, DOVE IL GHIACCIAIO SCINTILLA COME UNA PIETRA PREZIOSA!
L'aria sembra più trasparente per il calore cocente del mezzogiorno
Piccoli fiori di campo si muovono nell’aria in una chiesa sulla collina
Con la croce bianca che si illumina al sole.
Gli abitanti dei villaggi di montagna lavorano in silenzio, svegliati dal canto degli uccelli.
Potrebbero aver vissuto una vita umile pregando i fiori di campo
In una lingua del nord difficile da
Il lago di Como all'inizio dell'estate, pupilla blu dell'anima
Dove il ghiacciaio che riecheggia dalla tempesta di neve oltre la sacra vetta delle Alpi
risplende ai raggi del sole come una pietra preziosa.
Non dimenticherò mai la brezza del lago di Como
Che ondeggia tra i fiori di campo della terra
Come la benedizione del cielo vi fece le onde del ghiacciaio.
BUDDHA, UN UOMO DALLA LUCE MIRACOLOSA
La grande illuminazione di Buddha non è
Nelle scritture buddiste.
È trovare la fonte della vita mai estinta
Nella luce ultima nascosta nel grembo dello spirito umano.
Come il fulmine che trattiene l'ultimo seme della vita
lasciato dopo che i gusci del pensiero sono stati scartati più volte.
Il momento dell'illuminazione
che era la luce, l'oscurità e lo splendore
Significa che la vita umana nasce dalla luce splendente
e scompare.
L’estrema luce, che Buddha ha trovato, morto di nuovo, con il corpo straziato, rinato,
mentre guarda la fine del cosmo
non proviene dalle scritture buddiste.
L'uomo è nato come luce dall'oscurità prima delle scritture buddiste
che potrebbero diventare un mucchio di carta straccia se la luce svanisse.
Buddha era un uomo dalla luce miracolosa.
IL BUCATO
La fragranza della pelle che emana dai seni materni
Un raggio di sole che trabocca, bianco e abbagliante
Come le squame di un branco di sanguinerole
Che risalgono dal fondo di una vasca di nichel argentato
Il respiro bianco
del bucato che si asciuga
Steso in alto
Sventola i raggi del sole con due braccia
La fragranza del respiro di una madre trasportata dal vento.
Traduzioni dall’inglese di Laura Garavaglia